fbpx

Ci troviamo al piano superiore Centro Commerciale

Cuore e Prevenzione: come e quando Prenderci Cura del nostro Cuore!

PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE

Dal 2000 ad oggi, il 29 settembre si festeggia la giornata mondiale del cuore, dedicata alla prevenzione delle patologie cardiovascolari e alla diffusione del corretto stile di vita.
La giornata, promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), rappresenta l’emblema dell’impegno delle istituzioni nei confronti di questo importante tema che negli ultimi anni rappresenta la prima causa di morte con circa 2,5 ml di persone decedute.

QUALI CONSIGLI DA PARTE DEI CARDIOLOGI?

Nella cardiologia è molto importante la prevenzione. Per questo motivo tutti gli specialisti consigliano sempre di:
– ridurre il sale da cucina: il sodio naturalmente presente negli alimenti basta per soddisfare i nostri fabbisogni, quindi non c’è bisogno di aggiungerne altro con il sale.
– aumentare l’attività fisica giornaliera: passare da una vita sedentaria ad una attiva, fare regolarmente sport (sia di tipo cardiovascolare che di forza), cercare di muoversi il più possibile lavorando su semplici gesti quotidiani (fare la scale, giardinaggio, camminare).
– ridurre l’alcol: non è proibito bere alcolici, ma sia per mantenere il peso sotto controllo che per la salute dei nostri organi è meglio ridurlo al minimo.
– Eliminare il tabacco: il fumo è il peggior nemico per la salute.

COSA FARE?

Come detto, la prevenzione è sempre la migliore arma per combattere o evitare problematiche cardiovascolari. Affiancare uno screening cardiologico ogni anno, in particolar modo per quelle persone che possono avere delle predisposizioni genetiche o familiarità a queste problematiche, è altamente raccomandato, specialmente dai 45 / 50 anni in poi.

Il primo accesso cardiologico, prevede sempre una anamnesi dettagliata del paziente, comprensivo delle predisposizioni che potrebbe avere, quindi della storia clinica e valutazione dei fattori di rischio. Oltre a questo viene svolto un elettrocardiogramma a riposo.

Se necessario, il medico specialista potrebbe richiedere esami di “secondo livello” come ecocardiogramma (ecografia cardiaca) e test da sforzo sub massimale (o prova da sforzo / cicloergometro). In quest’ultimo test, il cardiologo monitora il cuore del paziente attraverso un elettrocardiogramma durante uno sforzo incrementale di intensità.

Oltre a questi esami, esistono anche degli strumenti di monitoraggio della pressione arteriosa (holter pressorio) e dell’attività cardiaca (holter cardiaco) che durano un giorno, quindi 24 h di monitoraggio continuo del paziente.

CHI DEVE RIVOLGERSI AL CARDIOLOGO?

Come già accennato, il check up cardiologico è consigliato a tutte le persone che hanno più di 45 anni (o prima se presentano importanti fattori di rischio) con controlli annuali o biennali, i quali dovrebbero diventare sempre più frequenti con il passare degli anni.

Statisticamente sono gli uomini ad avere maggiori problematiche ma è bene sottolineare che indipendentemente dall’età, sin dall’inizio della menopausa, è consigliabile uno screening cardiologico anche per le donne.

Lascia un commento

(0 Commenti)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

16 − 2 =

Scienza Medica