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Le malattie infiammatorie croniche intestinali

Le malattie infiammatorie croniche intestinali (in inglese “IBD”, Inflammatory Bowel Disease), sono rappresentate dalla malattia di Crohn e dalla rettocolite ulcerosa. Si manifestano soprattutto nella fascia di età compresa tra i 15 e i 40 anni e colpiscono maggiormente le donne che gli uomini. Negli ultimi 30 anni la prevalenza globale delle IBD è aumentata dell’85%, con un numero di ammalati di circa 7 milioni a livello mondiale. Si calcola che in Italia circa 250.000 persone siano oggi affette da queste patologie.

Le cause e i fattori di rischio

Le IBD sono malattie a genesi “multifattoriale” tuttora parzialmente sconosciuta. Alla base ci sono sia fattori genetici o di familiarità che fattori ambientali o esterni.

Si intende per “familiarità“ la tendenza a presentarsi con maggior frequenza nei parenti di persone a cui è già stata diagnosticata la stessa patologia. Questo però non ci permette di affermare che sono malattie ereditarie in senso stretto. L’ ipotesi prevalente della loro insorgenza è quella di una reazione immunologica abnorme da parte dell’intestino nei confronti di antigeni (per esempio i batteri costituenti il microbiota intestinale) aggravata da fattori esterni come:

  • il fumo di sigaretta che, curiosamente, predispone alla malattia di Crohn ma sembra essere protettivo nei confronti della rettocolite ulcerosa.
  • Anche situazioni di disagio psichico (come ansia e depressione) possono essere coinvolte.
  • Dieta disordinata e consumo di alcol
  • Inquinamento atmosferico
  • Consumo di farmaci

 

Come si manifestano

Sia la malattia di Crohn che la rettocolite ulcerosa sono malattie ad andamento cronico recidivante, che si presentano con periodi di latenza alternati a fasi di riacutizzazione (quando possono comparire anche sintomi sistemici quali febbricola, dimagramento, profonda stanchezza, inappetenza.

La sintomatologia e complicanze

La sintomatologia principale della malattia di Crohn è: diarrea, anche notturna, dolore addominale, (soprattutto localizzato nella parte inferiore destra dell’addome). Nel tempo la malattia di Crohn può complicarsi con la formazione di stenosi o restringimenti del lume del tratto di intestino colpito fino all’occlusione intestinale, fistole (comunicazioni tra intestino e cute, o fra organi addominali e pelvici) o ascessi. Queste complicanze in genere richiedono un intervento chirurgico.

 

La rettocolite ulcerosa invece si presenta quasi sempre con diarrea ematica (contenente sangue rosso vivo e muco commisti a feci), anche notturna, associata a urgenza di andare in bagno. Le complicanze tipiche della rettocolite ulcerosa, ormai più rare grazie alle terapie mediche disponibili, sono invece il megacolon tossico (quadro acuto di dilatazione del colon, che necessita di intervento chirurgico) e lo sviluppo di cancro sulla mucosa del colon cronicamente infiammata.

In poco meno della metà dei casi possono esserci manifestazioni della patologia anche a livello extra intestinale.

 

 

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