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L’ecografia ostetrica morfologica in 3d e 4d

L’ecografia ostetrica raccomandata nel II trimestre di gravidanza a tutte le future mamme è l’esame ecografico conosciuto con il nome di “ecografia morfologica”. Si effettua nel periodo compreso tra la 20esima e la 22esima settimana di gravidanza ed è un’indagine di diagnostica prenatale non invasiva che mira all’identificazione precoce di eventuali anomalie strutturali fetali.

Lo studio dell’intera anatomia fetale segue un rigido protocollo esecutivo, in accordo con le linee guida emanate dalle società Nazionali ed Internazionali di Ecografia ostetrica e Ginecologica, e comprende l’analisi morfologica di tutti i distretti corporei (testa, cervello, volto, organi toracici, organi addominali, arti).

In relazione alla complessità dell’esame ecografico in questione, è raccomandabile che l’ecografia morfologica venga effettuata da un Medico specialista in Ginecologia e Ostetricia con maturata esperienza in diagnostica prenatale.

L’avanzamento tecnologico degli strumenti utilizzati ha fornito recentemente allo specialista la possibilità di avvalersi, per l’esecuzione dell’esame ecografico, delle scansioni 3D e 4D che consentono la ricostruzione tridimensionale di alcune regioni anatomiche del feto (come il palato, il corpo calloso, la colonna vertebrale, il volto, ecc..), con un conseguente incremento dell’affidabilità diagnostica dell’esame, a beneficio della paziente e del nascituro.

La durata dell’ecografia morfologica è di circa 30-40 minuti. Durante questo tempo verranno inoltre studiati:

  • Il trend di crescita del bambino, per cui le misure fetali raccolte verranno confrontate con misure precedenti eventualmente disponibili e con i grafici di crescita fetale, comunemente usati per predire lo sviluppo del bambino.
  • L’anatomia della placenta
  • La quantità del liquido amniotico;
  • Il sesso del bambino

Per eseguire un buon esame morfologico occorre che il bambino presenti una idonea posizione nella pancia materna, per questo spesso il medico ecografista invita la mamma ad alzarsi e passeggiare un po’ nell’attesa che il bambino si giri.
Al termine dell’esame, lo specialista spiega ai genitori il risultato e la diagnosi nei dettagli.

Presso Scienza Medica, su richiesta dei genitori, dopo l’esame ecografico condotto con tecnica 3D/4D, il medico ha la possibilità di rilasciare le immagini tridimensionali del feto anche in un formato digitale.

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