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Sindrome Metabolica

COSA E’?

La Sindrome Metabolica (o SMet o sindrome X) è una condizione non fisiologica risultato di una combinazione di tre o più fattori di rischio, quali: insulino resistenza, ipertensione, obesità, circonferenza vita fianchi, iperuricemia, ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia.

L’origine di questa condizione è da ricercare sia all’interno della predisposizione genetica ma anche e soprattutto tra i fattori ambientali, quest’ultimi relativi soprattutto allo stile di vita. Sedentarismo, obesità addominale, ridotta attività motoria, fumo e alcool sono fattori che influenzano molto più che negativamente lo stato di salute dell’essere umano, a prescindere da età e genere.

Quali sono i sintomi della sindrome metabolica?

La Sindrome Metabolica è una patologia silenziosa, che si sviluppa e si conclama senza una sintomatologia ben precisa, definita ma soprattutto evidente e dolorosa. Infatti, la maggior parte dei pazienti a cui viene diagnosticata, affermano di “sentirsi bene”. Anche in assenza di una sintomatologia specifica, quindi, particolare attenzione deve essere posta ai diversi fattori di rischio (come obesità addominale, ipertensione, resistenza all’insulina, elevati livelli di trigliceridi nel sangue, bassi livelli di colesterolo Hdl e familiarità con malattie come il diabete) che possono predisporre allo sviluppo di questa sindrome.

La cronicizzazione dei fattori di rischio precedentemente descritti, insieme a sedentarietà, fumo, alcool e fattori genetici, possono determinare la conclamazione della patologia.

Come prevenire la sindrome metabolica?

Prevenire lo sviluppo della sindrome metabolica è possibile, ma soprattutto bisogna dire che nella maggior parte dei casi la prevenzione evita l’insorgenza e la manifestazione della patologia:

  1. mantenersi in peso-forma evitando condizioni come il sovrappeso e l’obesità (obesità addominale, obesità sarcopenica, condizione molto evidente nei soggetti anziani);

  2. svolgere regolarmente attività fisica, anche leggera, di tipo aerobico e di forza muscolare. La stimolazione di fattori metabolici data dall’esercizio fisico consente un miglioramento dei valori sanguigni (su tutti glicemia, colesterolo e trigliceridi), della pressione arteriosa oltre che a una riduzione della circonferenza vita e fianchi.

  3. seguire una dieta bilanciata che preveda molto consumo di frutta e verdura e una riduzione di cibi e bevande eccessivamente calorici.

  4. Controlli periodici attraverso la ripetizione delle analisi del sangue, misurazione dei valori pressori, consulto con il medico di base o con il medico specialista in Endocrinologia.

Diagnosi e trattamenti

La sindrome metabolica viene diagnosticata quando sono presenti tre o più dei seguenti fattori di rischio:

  1. presenza di grande quantità di tessuto adiposo addominale (sono considerati patologici valori superiori a 94 cm di circonferenza addominale nell’uomo e a 80 cm nella donna);

  2. obesità (BMI>30)

  3. bassi livelli di colesterolo Hdl, anche conosciuto come “colesterolo buono”

  4. elevati valori di trigliceridi, superiori a 250 mg/dl;

  5. elevati valori di pressione arteriosa (maggiore di 140 la sistolica o maggiore di 90 la diastolica o entrambe)

  6. elevati livelli di glicemia (a digiuno superiore a 100 mg/dl).

Il modo migliore per curare la sindrome metabolica e ridurre i rischi per la salute l’attività fisica e ridurre il peso corporeo.

In presenza di una patologia allo stato avanzato, è bene consultare un medico endocrinologo. Oltre a dieta ed esercizio fisico infatti, esistono dei protocolli terapeutici molto validi che nei casi di una patologia importante è bene tenere in considerazione. Pertanto rivolgersi a centri specializzati nel trattamento dell’obesità, della Sindrome Metabolica e delle problematiche ad essa associate risulta essere la gestione multidisciplinare più adeguata.

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