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Vivere con l’AIDS oggi!

Lo scorso primo dicembre è stata celebrata la giornata mondiale dell’AIDS, infezione virale riportata per la prima volta in letteratura nel 1981. La Sindrome da Immunodeficienza Acquisita (Acquired Immune Deficiency Syndrome), rappresenta lo stadio clinico terminale dell’infezione causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV, Human Immunodeficiency Virus).
L’HIV è un virus a RNA. Ha un meccanismo replicativo in grado di trasformare il proprio patrimonio genetico da RNA a doppio filamento di DNA che va ad inserirsi in quello della cellula infettata (detta “cellula ospite” o “cellula bersaglio”) e da lì dirige la produzione di nuove particelle virali, infettando progressivamente tutto l’organismo dell’ospite.

Le principali cellule bersaglio dell’HIV sono quell del sistema immunitario fondamentali nella risposta adattativa contro svariati tipi di agenti patogeni e oncogeni. L’infezione da HIV provoca, quindi, un indebolimento progressivo del sistema immunitario o immunodepressione, aumentando il rischio sia di tumori che di infezioni da parte di virus, batteri, protozoi e funghi.
Una persona, dopo essere entrata in contatto con l’HIV, diventa sieropositiva al test per l’HIV. La sieropositività implica che l’infezione è in atto e che è dunque possibile trasmettere il virus ad altre persone.
Dopo il contagio è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi dell’infezione solo al manifestarsi di una malattia. Tuttavia, il test HIV è positivo anche in assenza di sintomi; sottoporsi al test è, quindi, l’unico modo per scoprire l’infezione. Alcune di queste sono infezioni opportunistiche provocate da agenti patogeni che normalmente non infettano le persone sane, ma possono infettare persone con un sistema immunitario fortemente compromesso.

Gli agenti principali sono:
– protozoi, tra cui lo Pneumocystis carinii, responsabile di una particolare forma di polmonite detta pneumocistosi,
– Toxoplasma gondii, che provoca la toxoplasmosi, malattia che colpisce il cervello, l’occhio e raramente il polmone
– batteri, soprattutto Mycobacterium tuberculosis, responsabile della tubercolosi
– virus, tra cui l’Herpes simplex e il Cytomegalovirus
– funghi, come per esempio la Candida albicans, che può interessare varie parti del corpo, soprattutto bocca, esofago e polmoni.
Fra le malattie indicative di Aids sono compresi anche diversi tipi di tumori, soprattutto i linfomi, il sarcoma di Kaposi e il carcinoma del collo dell’utero.

Durante gli anni 90, l’AIDS è stata responsabile di moltissimi decessi e l’aspettativa di vita per chi contraeva questa patologia era estremamente bassa. Ad oggi grazie alla ricerca scientifica, la medicina ha fatto dei progressi sorprendenti: il trattamento dell’AIDS è possibile e la qualità di vita dei soggetti colpiti è nettamente migliorata. Seppure rimane una condizione di estrema delicatezza, che non può essere trascurata, e i controlli medici devono essere periodici, ad oggi la vita dei malati di AIDS può definirsi “normale” e, al contrario di quello che può pensare la collettività, grazie alle più recenti cure farmacologiche anche la loro vita sessuale è oramai scevra dalle complicazioni di un tempo.

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